Io sono una forza del passato
Posted: Wed Apr 07, 2010 6:31 am
Io sono una forza del Passato.
Solo nella tradizione è il mio amore.
Vengo dai ruderi, dalle Chiese,
dalle pale d'altare, dai borghi
dimenticati sugli Appennini o le Prealpi,
dove sono vissuti i fratelli.
Giro per la Tuscolana come un pazzo,
per l'Appia come un cane senza padrone.
O guardo i crepuscoli, le mattine
su Roma, sulla Ciociaria, sul mondo,
come i primi atti della Dopostoria,
cui io sussisto, per privilegio d'anagrafe,
dall'orlo estremo di qualche età
sepolta. Mostruoso è chi è nato
dalle viscere di una donna morta.
E io, feto adulto, mi aggiro
più moderno d'ogni moderno
a cercare i fratelli che non sono più.
-Pier Paolo Pasolini
I am a force of the Past.
My love lies only in tradition.
I come from the ruins, the churches,
the altarpieces, the villages
abandoned in the Appennines or foothills
of the Alps where my brothers once lived.
I wander like a madman down the Tuscolana,
down the Appia like a dog without a master.
Or I see the twilights, the mornings
over Rome, the Ciociaria, the world,
as the first acts of Posthistory
to which I bear witness, for the privilege
of recording them from the outer edge
of some buried age. Monstrous is the man
born of a dead woman’s womb.
And I, a fetus now grown, roam about
more modern than any modern man,
in search of brothers no longer alive.
Solo nella tradizione è il mio amore.
Vengo dai ruderi, dalle Chiese,
dalle pale d'altare, dai borghi
dimenticati sugli Appennini o le Prealpi,
dove sono vissuti i fratelli.
Giro per la Tuscolana come un pazzo,
per l'Appia come un cane senza padrone.
O guardo i crepuscoli, le mattine
su Roma, sulla Ciociaria, sul mondo,
come i primi atti della Dopostoria,
cui io sussisto, per privilegio d'anagrafe,
dall'orlo estremo di qualche età
sepolta. Mostruoso è chi è nato
dalle viscere di una donna morta.
E io, feto adulto, mi aggiro
più moderno d'ogni moderno
a cercare i fratelli che non sono più.
-Pier Paolo Pasolini
I am a force of the Past.
My love lies only in tradition.
I come from the ruins, the churches,
the altarpieces, the villages
abandoned in the Appennines or foothills
of the Alps where my brothers once lived.
I wander like a madman down the Tuscolana,
down the Appia like a dog without a master.
Or I see the twilights, the mornings
over Rome, the Ciociaria, the world,
as the first acts of Posthistory
to which I bear witness, for the privilege
of recording them from the outer edge
of some buried age. Monstrous is the man
born of a dead woman’s womb.
And I, a fetus now grown, roam about
more modern than any modern man,
in search of brothers no longer alive.